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Voicing© e disturbi della voce

Quando la voce ‘non esce’

Il voicing© risulta avere effetti benefici nei casi di disturbi della voce, dovuti a un uso eccessivo della stessa o a un'insorgenza di noduli alle corde vocali o disfunzioni della tiroide.

Quello che ho osservato è un rallentamento o un arresto di crescita delle manifestazioni nodulari, un miglioramento della qualità della voce, e un senso generale di rilassamento nell’apparato fonatorio e respiratorio.

disturbi della voce
disturbi della voce 2
disturbi della voce e voicing©

Un aiuto concreto

In alcuni casi di afonia completa prolungata (più di tre mesi) la voce è tornata dopo pochi incontri. Nel voicing© si recupera la capacità di percepire qualsiasi vissuto interiore in termini di vibrazione sonora, e si sperimenta la possibilità di “dar voce” e di cantare quel vissuto.

La voce nel suo viaggio verso le corde vocali spesso si “carica” di movimenti emotivi, pensieri, vissuti rimossi, condizionamenti, parti in ombra, paure, distorsioni… e la voce a livello sonoro svela qualcosa di questo viaggio. E se il carico è troppo faticoso, pesante, o con elementi di conflitto al suo interno, la voce risulterà affaticata, alterata, strozzata, e a volte completamente assente

Quello che accade a volte quando un vissuto interno è difficile da esprimere o viene percepito come “pericoloso” perché rompe un’immagine di sé, o schemi e convinzioni che danno sicurezza, è quella di mentire, di dire il falso, un qualcosa di diverso rispetto al vero vissuto interiore, spesso addirittura opposto. Questo meccanismo può essere dannoso soprattutto quando avviene a livello inconscio.

Cantare i vissuti rimossi

Col Voicing© si aiuta la persona a recuperare, includere ed esprimere i vissuti rimossi, usando un linguaggio non-verbale, non-mentale, e questo produce un senso di rilassamento nel corpo, nelle corde vocali, e permette di esprimere attraverso il canto anche quei “non detti” che creano pesantezza, tensione e blocchi.

Nel canto è insita una grande accettazione, in questo senso è la voce più vicina al cuore, e porta guarigione in quanto non si sforza di cambiare, ma parte dal rispetto di quello che c’è.

Spesso quando la voce è disturbata o assente, al di là delle tematiche individuali, produce un senso di fatica, di essere imprigionati, e quando ci si vuole liberare spesso si tende a produrre un urlo… che però è ancora un dire di no, è ancora sinonimo di lotta e conflitto.

Quando canti il tuo sentirti imprigionato, quando canti il dolore, la rabbia, il desiderio di libertà, allora dici di sì, e armonizzi il tuo sistema fluendo con quello che c'è.

La persona viene guidata a sentire il centro del suono, ad andare “dietro” ai noduli, sensibilizzandosi ad udire la voce prima che questa diventi udibile.

 

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