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Il Voicing®: alla ricerca della voce perduta

Un viaggio interiore senza fine

Raccontare il VOICING® in un breve articolo non è facile, perché per me è un viaggio interiore che non ha fine e che va al di là delle parole; in realtà ogni volta che inizio a parlare del VOICING® non mi fermerei più!

Sono sempre stata una bambina un po’ timida, che osservava e ascoltava in silenzio. Non è un caso che mi sia interessata alla musicoterapia, dove la relazione si instaura attraverso canali non verbali. Ho lavorato molto con i bambini autistici dove il silenzio occupa più spazio del suono, ma è in quei silenzi che ho iniziato a percepire la potenza della vibrazione sonora. E i bambini sono molto sensibili alle vibrazioni sonore.

Spesso mi sono sentita ingabbiata in qualcosa che non mi permetteva di esprimermi liberamente, di relazionarmi nel mondo in modo autentico. Spesso avrei voluto dire qualcosa, ma la mia voce non ce la faceva: il cuore batteva troppo forte, il respiro era bloccato, e così deglutivo e mandavo giù parole. Mi dicevo, «perché tanta fatica? Meglio rinunciare e stare zitta». «E poi così tutti mi amano!». Per un po’ ha funzionato, ma poi ho iniziato a sentirmi troppo piena! La mia voce doveva uscire! Io dovevo uscire!

E poi arrivò la Crisi, una di quelle crisi dove metti in discussione tutto nella vita, ed eccomi a Miasto, a piangere e ridere ascoltando Osho, a vibrare nelle meditazioni e subito alla ricerca di qualcosa di più profondo. Sfoglio il programma, chiedo consigli, incontro Pratibha, mi iscrivo al VOICING® Intensive: io piccolo fuscello fragile e silente in un gruppo sulla voce! Ero terrorizzata, ma qualcosa di più grande aveva preso il sopravvento e ormai niente e nessuno mi poteva fermare!

I sei giorni di VOICING® mi rivoltarono come un calzino e iniziarono ad trasformare la mia vita, per la prima volta sentivo la MIA VOCE ed era una voce potentissima! Per la prima volta contattavo la mia forza, il mio potere, la passione, tutto il mio essere vibrava! Ero viva! Mi iscrissi al Training! E ora che sono passati quasi venti anni, il VOICING® mi affascina sempre di più ed è una continua scoperta.

enjoy your voice

Quello che continuo a osservare è la possibilità di andare dritto all’Essenza staccandomi dalle strutture della personalità. La voce cantata è un veicolo potentissimo di trasformazione e quando si entra nel flusso del canto senza lasciarsi distrarre dai meccanismi mentali del giudizio, può davvero essere un canale di grande guarigione.

Nel VOICING® si parte dal presupposto che ogni vissuto può essere percepito come vibrazione e perciò essere cantato. E il cantare, così come lo si intende nel VOICING®, è sempre un atto creativo. 

Nel VOICING® non c’è canto “giusto” o “sbagliato”, non si deve impostare la voce in un certo modo e ripetere qualcosa di già esistente.Il canto è celebrazione di quello che c’è e quindi sono insite non solo una profonda accettazione di sé e di quello che ci attraversa ma anche la possibilità di trasformare energie “pesanti” o considerate negative in qualcosa di “positivo”, piacevole, gioioso e vitale.

Nel VOICING® il canto è spontaneo, unico, irripetibile, che scaturisce dall’individuo in contatto con ciò che c’è nel momento presente; è un canto autentico, risonante e porta con sé una bellezza infinita, un senso di pienezza, di potere, di liberazione e nutrimento. 

Nel VOICING® la rabbia non viene semplicemente urlata (che già può essere liberatorio!) ma viene cantata! Così come il pianto, il dolore, il senso di abbandono, ecc. L’urlo o il pianto danno un senso di alleggerimento, ma in un certo senso è ancora un dire di no; stai dicendo che non vuoi la rabbia, il dolore ecc. ecc. Stai ancora lottando e usando la tua energia per distruggere o eliminare qualcosa

Con il canto dici di si, è una grande accettazione, onori e celebri anche quei vissuti difficili da gestire, spesso difficili da esprimere a parole, e l’alchimia accade: il canto trasforma, sempre, e non importa quale sia il contenuto del canto, quando sei totale non c’è più separazione, diventi canto, e il Divino fa sentire la sua voce.

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L’energia può tornare al servizio dell’Essenza. Il canto non ha a che fare con la logica, quando canti la mente si zittisce, le credenze iniziano a vacillare, perché la mente non conosce il linguaggio del canto (la mente parla non canta!). Inoltre nel VOICING® usiamo il gibberish quando cantiamo! Un linguaggio senza senso che permette di usare vocali e consonanti in combinazione casuale e non occorre pensare a cosa dire: che meraviglia!

Il canto ha radici nel cuore, affiora dalla sorgente dell’amore , è un salto nell’ignoto, non sai dove stai andando, è la voce che ti porta e la voce sa dove andare. Anche quando la voce si spezza, si rompe, diventa roca, abbi fiducia! È proprio lì che il canto può aprire nuove comprensioni e visioni.

La voce cantata è un canale di espressione unico, ma è anche un veicolo che ti porta a sentire profondamente ciò che sei; mentre canti la vibrazione sonora fa vibrare il corpo fisico, il corpo emozionale, il centro di potere e come un fiore che sboccia propaga la sua fragranza tutt’intorno.

E più ti lasci andare nel canto più questa fragranza ti abbraccerà e ti eleverà a un sentire più sottile e sacro, in unione con il tutto. Il livello di creatività diventerà imprevedibile e inesauribile. E un silenzio prezioso si instaurerà nel tuo centro.

E’ un silenzio ricettivo, disponibile, capace di far entrare e uscire i suoni senza interferire, e tu diventi sempre più un canale in cui la voce scorre lasciando un senso di benessere e gioia.

La voce ha un grande potere, assaporane la vibrazione sonora, diventa consapevole delle voci non tue che ti giudicano e ti castrano; segui la tua vera voce; la puoi riconoscere perché qualcosa della tua essenza vibra, non c’è sforzo e dona un senso di piacere e beatitudine immenso.

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